Fasi sensibili

Pubblicato il 11 dicembre 2023 alle ore 11:56

Il processo di allenamento nell'età giovanile, dall'infanzia all'adolescenza, può trarre giovamento da quelle che sono comunemente note come le "fasi sensibili".

Le fasi sensibili sono state identificate dallo studioso tedesco Martin nel 1982. Egli stabilì quelle che erano le fasi sensibili delle varie capacità coordinative e condizionali, cioè i momenti dello sviluppo nei quali queste sono più “allenabili”.

Le fasi sensibili pertanto individuano quali prestazioni godono del miglior margine di allenabilità e miglioramento nelle varie età. La corretta e tempestiva stimolazione è quella che può portare i massimi benefici.

IMPORTANTE: il concetto stesso di allenamento e "allenabilità" nelle prime fasi della vita di un individuo non è mai da intendere come la ricerca del miglioramento di una performance, ma deve essere conseguito con l'utilizzo prevalente di attività ludico-sportive, volte a stimolare un armonioso sviluppo psicofisico.

Nella determinazione del giusto carico di lavoro, inoltre, sarà importante tener conto anche di quella che è comunemente definita l' età biologica di un individuo. In tal senso, soprattutto durante la fase adolescenziale, ci si potrebbe imbattere tanto in individui la cui età biologica appare "maggiore" rispetto a quella anagrafica, tanto in individui in cui la situazione è invertita.

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